Come è noto, al fine di contrastare l’evasione fiscale, il Governo ha previsto dei limiti sull’uso del denaro contante. Tale limite per il 2024 è stato confermato a 5.000 euro e si applica sia per l’acquisto di beni e servizi sia ai trasferimenti di denaro tra parenti. Questo limite di importo era già previsto nella legge di Bilancio 2023.
Qualora la cifra dovesse superare il limite dei 5000 euro, sarà necessario utilizzare metodi di pagamento tracciati quali ad esempio istituti bancari, Poste Italiane o istituti di moneta elettronica.
Il limite dei 5000 euro è previsto anche nel caso in cui il trasferimento di denaro avvenga in maniera frazionata, quindi più pagamenti di importo inferiore effettuati in momenti diversi.
I casi in deroga
Vi sono dei casi in cui è è prevista una deroga entro il limite dei 15.000 euro:
- operazioni effettuate da operatori del settore del commercio al minuto e agenzie di viaggio e turismo
- persone fisiche senza cittadinanza italiana, europea o comunque dello Spazio Economico Europeo residenti fuori dal territorio italiano.
Per poter usufruire della deroga è comunque necessario effettuare una procedura che prevede la presentazione dell’apposita documentazione all’Agenzia delle Entrate.
Per le operazioni in contanti di importo uguale o maggiore di 1000 euro, che riguardano il settore turismo, effettuate da chi esercita commercio al minuto e attività assimilate, o da agenzie di viaggi e turismo (i soggetti indicati agli articoli 22 e 74-ter del Dpr 633/1972) nei confronti di persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana, europea o dello Spazio economico europeo, che abbiano residenza fuori dal territorio dello Stato, è necessario effettuare comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Quali sono le sanzioni previste?
Nel caso in cui non venissero rispettati i predetti limiti le sanzioni vanno da un minimo di 1.000 euro a importi superiori ai 5.000 per trasferimento di denaro contante superiore a 250.000 euro. Le sanzioni riguardano sia chi cede i contanti, sia chi li riceve